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☾ °☆ ❤ ☆★ ....Benvenuti nel mondo incantato di Fata Moony...un mondo fatto di sogni e di magia....★☆ ❤ ☆° ☽
Per monti e burroni,
per siepi e giardini,
tra fiori e tra spini,
tra flutti e tra tuoni,
più lieve d'un raggio
del sole di maggio
volando viaggio
al comando della divina
che delle Fate è la regina.
D'una primula dorata
nella campanula fatata
troverò nascosta
la stilla incantata .
- William Shakespeare



"Dai luoghi selvaggi venite o fate
e per qualche istante a questa terra badate;
venite danzande dall'irreale collina
per risvegliare il potere e compiere
la volontà divina;
nel mio giardino gioite e danzate,
possa la sua terra pullulare di fate!
Erbe, fiori, piante del giardino,
liberate ogni spirito divino!
Brillio ovunque sfere di luce fluttuanti
dalle terre degli Elfi belle e lucenti.
Fate, accogliete il patto che vi detto,
di onorarvi e trattarvi con rispetto!"
"Parola di Fata"- Claire Nahmad



Fata Su monti e vallate,
fra i pruni e le fronde,
su parchi e steccate,
per fiamme, per onde,
vago ognor, più che la sfera
della luna, a vol leggiera;
per servir la reginetta,
colla guazza, fra l’erbetta,
i suoi cerchi d’orme irroro.
Scortan lei, in assise d’oro,
della primula i fiorellini;
le lor chiazze son rubini,
sono efelidi odorate,
cari doni delle fate.
Le stille di rugiada ho da cercare,
le orecchie delle primule a imperlare.
Addio, sguaiato spirito, vo via:
viene con gli elfi la regina mia
- Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” -




Spirito di Fata.

Volerò lungo il filo d’argento.
Mi attendono i figli
Laggiù sui campi lontani,
filando sulle loro rocche.
Io sono lo spirito
Della seta.
Vengo da un’arca misteriosa,
vado verso la nebbia.
Che canti il ragno
Nella sua tana;
mediti l’usignolo
la mia leggenda;
che la goccia di pioggia stupisca
scivolando lulle mie ali morte.
Ho filato il mio cuore sulla carne
Per pregare nelle tenebre
E mi ha dato la morte bianche ali
Ma ha accecato la fonte della seta.
Ora comprendo il lamento dell’acqua
Ed il lamento delle stelle
Ed il lamento del vento sui monti
Ed il pungente ronzio dell’ape.
Perché sono la morte e la bellezza.
Quel che dice la neve sul prato
Il fuoco lo ripete;
le canzoni del fumo dei mattini
ripeton le radici sotto terra.
Volerò lungo il filo d’argento;
mi attendono i figli.
Che canti il ragno
Nella sua tana;
mediti l’usignolo
la mia leggenda;
che la goccia di pioggia stupisca
scivolando sulle mie ali morte.
Garcia Lorca

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